«In alcune targhe del suo percorso espositivo il museo Carnavalet di Parigi, dedicato alla storia della città, non utilizzerà più il sistema di numerazione romano per indicare i secoli e i sovrani : il XVII secolo sarà quindi scritto 17°, mentre Luigi XIV diventerà Luigi 14 […] NoéMie Girard, responsabile dei servizi al pubblico del Carnavalet, ha spiegato che “non siamo contrari ai numeri romani ma possono essere un ostacolo alla comprensione”».

Cambiamo i numeri, perché c’est plus facile. Ecco il commento di Massimo Gramellini al riguardo : “Questa storia dei numeri romani è la sintesi perfetta della catastrofe culturale in corso : prima non si insegnano le cose, e poi le si eliminano per non far sentire a disagio chi non le sa. Con buona pace di Madame Giard, i numeri romani andrebbero difesi proprio perché sono un ostacolo alla comprensione, dal momento che gli ostacoli servono per imparare a saltare”. Sempre secondo Gramellini, l’educazione senza ostacoli, ossia “l’educazione pianeggiante non è un traguardo ma una sventura”.

Una volta un mio caro amico mi disse che è meglio essere “L’ultimo tra le persone in gamba piuttosto che il primo tra i somari”. Pensate in effetti a tutte le volte in cui siete stati in difficoltà nel capire un argomento spiegato a scuola. Quale sarebbe il vostro livello di istruzione se valesse anche qui la regola “Eliminiamo gli ostacoli alla comprensione”? Probabilmente, avreste le stesse conoscenze di qualcuno costretto a fare 8 anni di medie e superiori in DAD.

Un ragazzo che adorava il basket una volta disse : “Ho sbagliato più di 9000 tiri nella mia carriera. Ho perso quasi 300 partite. 26 volte, i miei compagni mi hanno affidato il tiro della vittoria e l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante altre volte, ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.

Credete a Michael Jordan ragazzi. E non fidatevi dei Francesi. Detto da uno che un po’ li conosce.

Etienne Giraud