Buongiorno del 11/3

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Buongiorno del 11/3

Buongiorno di domani. Malala Yousafzai a soli 17 anni ha ricevuto il premio Nobel per la pace, grazie al suo coraggioso impegno per il diritto all’istruzione, negato alle donne del Pakistan, suo paese di origine.

All’età di 14 anni è diventata celebre per il blog nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e il diritto all’istruzione. Infatti in Pakistan le ragazze non hanno diritto di studiare: secondo I talebani è contrario ai precetti della fede.

Le scuole femminili non sono molte, le condizioni in cui le ragazze studiano spesso sono difficili e scomode, non si trovano insegnanti, né libri. Ma loro non mollano e continuano a studiare. E capita che queste scuole siano date alle fiamme e le ragazze che vi studiano siano scoraggiate dalle stesse famiglie e spesso aggredite. Ma loro non mollano e continuano a studiare.

Il 9 ottobre 2012 Malala è stata gravemente ferita da uomini armati saliti a bordo del furgone scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Ma è sopravvissuta, non molla e continua a studiare. I talebani hanno rivendicato la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”. A quanto pare l’ostinazione di voler studiare ad ogni costo è oscena.

Vi sono luoghi nel mondo in cui lo studio non è un diritto, ma un privilegio per pochi. Chiediamoci seriamente perché. Chiediamocelo ogni volta che sprechiamo tempo per scrivere un bigliettino da nascondere, oppure escogitiamo modi sempre nuovi per evitare un compito o saltare un’interrogazione. Lo studio è un’opportunità che purtroppo non hanno tutti. Voi l’avete. Sta a voi sfruttarla per arrivare là dove si possono cambiare le cose in meglio.

«Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno.» Malala

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