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LA SCUOLA

 

20 Settembre 1870: Don Bosco apre ad Alassio la prima scuola salesiana fuori dal Piemonte, dopo l’oratorio di Valdocco a Torino, le case di Mirabello, Lanzo e Cherasco, chiamato dall’intera Municipalità e dal parroco stesso, don Francesco della Valle per impiantare una casa di educazione.

 

Infatti, il 1° giugno 1870, dopo diversi anni di corteggiamento e di avvicinamento all’opera torinese del santo, era stata finalmente stipulata, tra Don Bosco e la Giunta Comunale, la Convenzione per l’apertura del collegio-convitto.

All’articolo 1 di tale Convenzione si legge: “Il sacerdote Don Giovanni Bosco si obbliga per sé e per i suoi eredi ad aprire un Collegio-Convitto in questa città di Alassio e a somministrare l’istruzione classica, ginnasiale ed elementare tanto ai giovani cittadini, quanto ai forestieri”.

Primo direttore della casa, inviato da don Bosco, fu Don Francesco Cerruti e con lui l’economo Don Francesco Bodrato. L’insegnamento comprendeva i quattro anni (allora) di scuola elementare e i cinque di ginnasio. Nel programma illustrativo della scuola, stilato dallo stesso Don Bosco, si legge tra l’altro:

“Gli insegnanti saranno patentati, le materie e le discipline scolastiche saranno in analogia coi programmi e regolamenti governativi. Si assicurano le più vive sollecitudini affinché agli allievi non manchi nulla di quanto può contribuire al loro profitto morale, sanitario e scientifico”.

Da subito, oltre che da Alassio, gli allievi provenivano sia dall’attuale provincia di Imperia sia anche da Albenga, Ovada, Ferrara, Saluggia; provenienza destinata ad allargarsi a tutta l’Italia settentrionale negli anni successivi. Durante gli anni della guerra, gli anni bui del ventennio fascista e la tremenda tragedia del secondo conflitto mondiale, la scuola e l’istituto rimarranno sempre un punto di riferimento spirituale e culturale per tante famiglie e giovani, ben oltre i confini di Alassio.
Con la ricostruzione del secondo dopoguerra, adeguandosi ai tempi che cambiavano sempre più rapidamente, aprirà negli anni Sessanta la Scuola Media unica, poi il Liceo Scientifico.
Dalla fine degli anni Settanta sarà consentita la frequenza alle studentesse.
Negli anni Novanta verranno aperti nuovi indirizzi sperimentali, che otterranno un gran riscontro presso le famiglie, fino ai giorni nostri, continuando ad affrontare le nuove sfide di rinnovamento insite nella recente riforma della Scuola di primo e secondo grado.

Oggi l’offerta consiste nella Scuola Secondaria di I grado e negli indirizzi del liceo scientifico e delle scienze umane opzione economico sociale e si rivolge ad un bacino di ragazzi e famiglie che vanno dal finalese fino all’imperiese. La scuola è portata avanti ogni giorno da una presenza sempre più numerosa di insegnanti, operatori laici ed educatori con il cuore e la passione educativa che da sempre contraddistinguono i salesiani, che la guidano, attraverso i tanti cambiamenti, sempre coerenti con le linee del Sistema Preventivo di Don Bosco:

“Vigila, pur mostrando sempre buona stima di tutti e senza mai scoraggiare nessuno; ma non stancarti di vigilare, di osservare, di comprendere, di soccorrere, di compatire. Lasciati guidare sempre dalla ragione e non dalla passione”.